Sanità Integrativa: un pilastro fondamentale per il futuro del SSN.

Negli ultimi anni il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ha dovuto affrontare sfide crescenti, tra cui la riduzione delle risorse, le lunghe liste d'attesa e l'aumento delle patologie croniche. In questo contesto, la sanità integrativa emerge come un alleato strategico per garantire un accesso equo e sostenibile alle cure.

Un elemento chiave della riforma della sanità integrativa, considera il Sen. Francesco Zaffini (Presidente della Commissione Affari Sociali del Senato), deve valutare la creazione di un quadro normativo chiaro e strutturato, con Fondi sanitari regolamentati che possano offrire prestazioni aggiuntive rispetto a quelle coperte dal servizio pubblico. L'integrazione tra pubblico e privato è fondamentale per rafforzare il sistema sanitario territoriale e rispondere in maniera efficace alla crescente emergenza delle malattie croniche. A questo va aggiunto che, come suggerito dal Dott. Giuseppe Milanese (Presidente di Confcooperative Sanità), le cooperative e le mutue sanitarie possono giocare un ruolo chiave, riducendo le disuguaglianze di accesso alle cure e migliorando la qualità dell’assistenza. Il futuro della sanità deve passare necessariamente attraverso innovazione, digitalizzazione e una maggiore integrazione tra SSN e sanità integrativa. L'obiettivo, ribadisce l'On. Ugo Cappellacci (Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera), è costruire un sistema più efficiente, sostenibile e centrato sulle esigenze del paziente. La sanità integrativa deve garantire un accesso più ampio ai servizi, ridurre le liste d'attesa e fornire coperture specifiche per quelle prestazioni che il SSN non riesce a garantire in modo tempestivo.

Recenti dati evidenziano come la spesa sanitaria delle famiglie italiane abbia superato i 40 miliardi di euro nel 2023, registrando un incremento del 26,8% tra il 2012 e il 2022. Questo aumento sottolinea la necessità di un sistema sanitario integrativo più robusto per alleviare il peso economico sulle famiglie. Inoltre, la Legge di Bilancio 2025 ha previsto un incremento di 2,5 miliardi di euro per il Fondo Sanitario Nazionale, portandolo a 136,5 miliardi di euro, una cifra ancora considerata insufficiente rispetto alle esigenze del sistema sanitario pubblico.

La collaborazione tra settore pubblico e privato, dunque, offre una strategia promettente per affrontare queste sfide: attraverso partenariati, è possibile sviluppare soluzioni innovative, migliorare l'accessibilità ai servizi sanitari e garantire una gestione più efficiente delle risorse.

 

Il ruolo dei Fondi sanitari nella prevenzione

In accordo con quanto fino a ora auspicato e con quanto già prescritto nelle Linee guida per la best-practice dei Fondi sanitari, è però evidente che questi ultimi già svolgono un ruolo cruciale nell’integrare le prestazioni pubbliche, offrendo servizi aggiuntivi, complementari e in alcuni casi sostitutivi, come la copertura di prestazioni escluse dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). In particolare, i Fondi sanitari ricoprono un ruolo fondamentale in materia di prevenzione che, nello specifico, si articola in tre livelli principali:

  • Prevenzione primaria (mantenimento della salute e riduzione del rischio di malattia).
  • Prevenzione secondaria (diagnosi precoce di patologie tramite screening mirati).
  • Prevenzione terziaria (gestione di patologie croniche e miglioramento della qualità della vita).

 

Il ruolo di Fondo TPL Salute in questo contesto

Il Fondo TPL Salute si inserisce in questa visione, offrendo ai lavoratori del proprio settore di riferimento soluzioni concrete: 1. migliorare il benessere, 2. garantire una copertura sanitaria più ampia.

Il Fondo, pertanto, si sta fortemente impegnando per garantire:

  • Accessibilità alle cure attraverso servizi integrativi rispetto al SSN.
  • Riduzione delle liste d’attesa grazie a una rete di strutture convenzionate.
  • Migliore prevenzione e assistenza territoriale, con un focus sulla medicina preventiva.
  • Trasparenza e chiarezza delle prestazioni offerte grazie alla messa a disposizione pubblica del proprio Piano Sanitario.

In conclusione, l'impegno per una sanità integrativa più forte e inclusiva è una sfida che riguarda tutti e rappresenta un'opportunità per il futuro della salute in Italia.

 

FONTI:

AA.VV., “La Manovra 2025 minaccia il futuro del Servizio Sanitario Nazionale. Report GIMBE”, in Insalutenews.it, 4 novembre 2024, https://www.insalutenews.it/in-salute/la-manovra-2025-minaccia-il-futuro-del-servizio-sanitario-nazionale-report-gimbe/

AA.VV., Linee Guida per la best-practice dei Fondi Sanitari, Roma, 2021

AA.VV., “Oltre i 40 miliardi la spesa sanitaria delle famiglie in Italia. Report GIMBE”, in Insalutenews.it, 18 febbraio 2025, https://www.insalutenews.it/in-salute/oltre-i-40-miliardi-la-spesa-sanitaria-delle-famiglie-in-italia-report-gimbe/

AA.VV., Report Osservatorio GIMBE 2/2025 La spesa sanitaria privata in Italia nel 2023, Roma, 2025

AA.VV., “Sanità: come le collaborazioni Pubblico-Private possono risolvere le sfide dei Sistemi Sanitari”, in BCG Press, 22 ottobre 2024, https://www.bcg.com/press/22october2024-sanita-come-le-collaborazioni-pubblico-privato-possono-risolvere-le-sfide-dei-sistemi-sanitari

L. Raineri, “Il piano di Francesco Zaffini per una sanità complementare”, in Sanità informa, 1, 2025, pp. 6-9

L. Raineri, “Innovazione sanitaria a tutela dei pazienti. L’impegno di Ugo Cappellacci”, in Sanità informa, 1, 2025, pp. 60-63

L. Raineri, “Ripensare la sanità. Il punto di vista di Giuseppe Milanese: verso un modello più equo e sostenibile”, in Sanità informa, 1, 2025, pp. 68-72